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Premio Letterario Nazionale ā€œCarlo Piaggiaā€
via Stipeti, Casella Postale 25
55060 Guamo,
Capannori (LU)
CF 01708930464

Colpito dall’emergenza Covid-19, come decine, centinaia di altre manifestazioni culturali, ludiche, sportive della provincia, il Premio ā€œCarlo Piaggiaā€ alla sua terza edizione ha sofferto un po’, ma ha resistito e oggi, sabato 14 novembre 2020, decreta i vincitori nelle tre sezioni previste dal bando 2020: poesia inedita; narrativa inedita; narrativa edita. Ai primi tre classificati di ogni sezione sono dedicati significativi premi in denaro; spetta la pubblicazione al testo giudicato migliore per la narrativa inedita, e a tutti i finalisti saranno offerte occasioni di presentare i propri lavori di fronte a un pubblico qualificato nel corso dell’anno a venire.

La Giuria, presieduta da Oriana Rispoli Spaziani, ha assegnato

 

per la sezione di poesia inedita:

  • il primo premio, offerto dalla Fondazione Banca del Monte di Lucca, a Valerio Cruciani con la poesia ā€œI capelli suoiā€. La motivazione: Ā«Valerio Cruciani, poeta e scrittore romano dallo sguardo sensibile, con ā€œI capelli suoiā€ mette a fuoco, muovendo da dettagli, un’intera vicenda esistenziale incidendo in pochi, misurati versi il ritratto di una donna luminosa, capace di cancellare la sofferenza grazie a una spontanea forza interiore. La lirica rispecchia nella sua compostezza l’animo consapevole ed equilibrato della protagonista, e rende percepibile l’importanza dell’amore per sĆ© stessi come componente essenziale per affrontare il peso del maleĀ».

 

  • il secondo premio, offerto da Martinelli di Italiana Assicurazioni, a Rosanna Spina con la poesia ā€œDi fragili timori e di equilibriā€. La motivazione: Ā«Ci vuole coraggio, e la sapienza dell’umile, per dire ‘io’ in poesia. ƈ un ‘io’ colto nell’incertezza ondivaga dei passeggeri dei treni in corsa e nel dubbio che si affida, per trovare quiete, alla fermezza di una nonna, quello della ‘lirica oltre la lirica’ di Rosanna Spina. I versi incedono con l’andatura della prosa, del quotidiano fraseggio, e da questo traggono tutta la loro gentile forza comunicativaĀ».Ā 

 

  • il terzo premio, offerto da Fondazione Banca del Monte di Lucca, a Simone Biundo con la lirica ā€œMementoā€. La motivazione: Ā«Nel testo Memento di Simone Biundo uno stile misurato, mai retorico o eccessivo, ci accompagna in una scabra, polverosa atmosfera, costruendo una sapiente ragnatela di rimandi in cui l’amore sembra stare faccia a faccia con la morte. Senza cedere all’abbaglio di mostrarli come opposti, amore e morte si confrontano, si specchiano e confondono: a tal punto che ĆØ impossibile, man mano che si avanza, stabilire con precisa e confortevole certezza dove finisce l’uno, dove comincia l’altraĀ».

 

Sono state assegnate anche due menzioni speciali alle poesie

  • ā€œCamminandoā€ di Luca Bresciani, con la seguente motivazione: Ā«L’ascesa delle menti aperte rischiara la chiusura dei cuori. Nel mezzo, un’unica possibilitĆ  di cambiamento: farsi portatori del bisogno di tutti. Una lirica potente sintetizzata nell’attimo perpetuo di un’immagineĀ».

 

  • ā€œNon sono mai stato quiā€ di Vanni Giovanardi, con la seguente motivazione: Ā«Interessante componimento che si snoda e prosegue con forza tranquilla e riesce a mantenere intatta la tensione emotiva dal principio alla fine. La freschezza linguistica che a tratti vi si avverte non intacca la capacitĆ  di costruire e reggere un segreto che questo testo possiede. ƈ notevole, infine, la messa in presenza dell’assenza resa tramite l’evidenza di immagini ed enumerazioni convincenti.Ā»

 

per la sezione di narrativa inedita:

  • il primo premio (con la pubblicazione del manoscritto), offerto da UniCoop Firenze, ĆØ stato assegnato a Giulia Malinverno con l’opera ā€œScusa sciur padrunā€. La motivazione: Ā«L’opera risulta frutto di un’accurata ricerca sul linguaggio dialettale, un viaggio attraverso le tradizioni popolari del passato recente. Lo stile, che rievoca vagamente lo spirito verista di adesione alla realtĆ  sociale più umile, mostra una competenza letteraria giĆ  matura, che merita la pubblicazioneĀ».

 

  • il secondo premio, offerto da Cooperativa di Guamo, va ad Annibale Guidi con ā€œLa spedizione temeraria (AndrĆ©e nel pallone)ā€. La motivazione: Ā«Per aver saputo raccontare con grande accuratezza storica e un buon ritmo narrativo un viaggio avventuroso e sfortunato, riuscendo anche a restituire un vivido ritratto dei tre uomini, dal loro entusiasmo iniziale alla terribile sofferenza che accompagna il fallimento della spedizioneĀ».

 

  • il terzo premio, offerto da UniCoop Firenze, va a Claudio Vastano con ā€œLa compagnia del binario vecchioā€. La motivazione: Ā«In forma fiabesca, l’autore accompagna i suoi personaggi nelle avventure che li trascinano alla scoperta di quell’armonia che si può trovare anche nella diversitĆ . Dall’incontro con improbabili compagni di viaggio, si creano nuovi orizzonti e nuova vita. Interessante per bambini, ma piacevole anche per gli adulti, il libro riesce a catturare il lettore per tutto il suo percorsoĀ».

 

per la sezione di narrativa edita:

  • il primo premio, offerto da Fondazione Promo PA, ĆØ stato assegnato al libro ā€œA volte corro pianoā€ di Patrick Trentini, Reverdito editore, con la seguente motivazione: Ā«La capacitĆ  di raccontarsi con schiettezza in un viaggio di ricerca introspettiva costituisce uno dei pregi di questo diario di vita di Patrick Trentini, il quale, non pago della carriera da musicista e da compositore (ĆØ presente, allegato al volume, un bel CD con le sue musiche d’impronta minimalista) e dell’impegno profuso per primeggiare in attivitĆ  sportive e discipline di combattimento, si orienta ora verso la letteratura con l’intento di individuare, attraverso di essa, le motivazioni più profonde delle sue passioni, di descrivere il filo rosso che unisce i suoi diversi interessi e di narrare le esperienze che lo hanno portato a maturare nel tempo. ā€œNon ho mai potuto soffrire le mie inadeguatezzeā€: da qui scaturisce, in ā€œA volte corro pianoā€ (Reverdito, 2018) la volontĆ , anzi l’ineliminabile esigenza dell’Autore di mettersi continuamente alla prova nelle sfide più varie, tentando di superare i propri limiti attraverso una tenacia, un rigore e una disciplina assoluti, ma anche con uno slancio e un sentimento non comuni. Le qualitĆ  umane e culturali di Trentini che emergono da questo racconto, caratterizzato da uno stile elegante e a tratti lirico, fanno sperare in nuove generazioni capaci di unire interessi considerati ā€œaltiā€ come la musica colta ad altri apparentemente ā€œbassiā€ come la passione per i tatuaggi, a dimostrazione del fatto che la divisione del sapere in categorie più o meno nobili viene meno laddove l’intelligenza ĆØ in grado di creare una sintesi armoniosaĀ».

 

  • il secondo premio, offerto da Fondazione Banca del Monte di Lucca, va a ā€œIl canto dell’Orinocoā€ di Leandro Lucchetti, Robin edizioni, con la seguente motivazione: Ā«Coerente con la ragione del Premio Piaggia per cui ā€œla conoscenza vien viaggiandoā€, Il canto dell’Orinoco di Leandro Lucchetti prende le mosse dalle esperienze reali dell’Autore in occasione di alcuni itinerari estremi condotti per motivi professionali. Con una scrittura serrata, incalzante, che nulla concede ai facili esotismi del turismo di massa, e che si arricchisce di non pochi interessanti approfondimenti di carattere etnologico, le pagine del libro documentano la devastazione di un ambiente incontaminato, quello dell’alto corso del fiume Orinoco, e la distruzione di una comunitĆ , il fiero popolo degli Indios Yanomami, colpevole solo di essere la millenaria custode di un territorio altamente appetibile perchĆ© ricco di miniere d’oro. Il viaggio che Lucchetti racconta sempre con apprezzabile ironia e autoironia, avviene, però, non solo lungo lontani meridiani e paralleli, ma anche nella memoria e nelle insondabili oscuritĆ  dell’animo umano. Ha inizio negli anni della guerra, del primo dopoguerra, nel tormentatissimo scenario del confine orientale italiano. Esala il veleno di quei tempi tormentati e giunge in luoghi remoti e sino ai nostri giorni. E per nessuno sarĆ  cosa semplice ritrovare paceĀ».

 

  • il terzo premio, offerto da UniCoop Firenze, va a ā€œL’ambasciatore delle foresteā€ di Paolo Ciampi, Arkadia editore, con la seguente motivazione: Ā«Con qualche divagazione di troppo, ma con una scrittura personale, cordiale e accattivante, l’Autore, Paolo Ciampi, delinea la vita e l’opera di George Perkins Marsh, eclettico studioso nordamericano, uomo politico e ambasciatore dei giovani Stati Uniti a Torino e a Firenze nella giovanissima Italia prima di Porta Pia. La narrazione si muove con abilitĆ  tra il ruolo pubblico e la dimensione privata e familiare di questo intellettuale atipico originario del Vermont; tra passato e presente; tra Nuovo Mondo, l’America dei pionieri e dei pellerossa, e il Vecchio, l’Europa e l’Italia dei Grand Tour, impegnate nel difficile decollo economico e sociale dopo le rivoluzioni nazionali e liberali. Ecologista ante litteram, molto prima ancora che questo termine venisse adottato sino a entrare nel senso comune, Perkins Marsh si rivela un instancabile viaggiatore, un difensore dell’ambiente (foreste, alberi, fiumi, montagne), un attento osservatore della evoluzione civile del nostro Paese. Prophet of Conservation, l’Autore lo racconta come un uomo che aveva la Natura dentro di sé».

 

  • Una menzione speciale della Giuria popolare va al libro di Giuseppe Leo Leonelli ā€œSantiagoā€, Incontri editrice, con la seguente motivazione: Ā«I lettori della giuria popolare hanno particolarmente apprezzato il diario di viaggio di Giuseppe Leo Leonelli. Un viaggio reale sul Cammino del Nord verso Santiago di Compostela e certamente, in parallelo, un percorso di crescita, di ricerca, di riscatto per il protagonista. Ottocentocinquanta chilometri di incontri, di natura inebriante, di profumi. Un tempo scandito da passi lenti, spesso faticosi, a volte condivisi. Un tempo cadenzato da altre prioritĆ  rispetto a quelle della nostra vita di tutti i giorni, che inevitabilmente porta a specchiarci negli occhi di altri, in altre vite che brevemente sfiorano la nostra ed in cui scorgiamo frammenti di noi stessi, di quello che si ĆØ, di quello che si ĆØ stati o di quello che avremmo voluto essere. Un tempo per riscoprirci tutti, anche senza uno zaino in spalla, eterni pellegriniĀ».

 

Nato nel 2016 per iniziativa delle associazioni ā€œLa Sorgenteā€, ā€œMirco Ungaretti Onlusā€ e dell’Associazione culturale ā€œNuove Tendenzeā€, oggi il Premio ā€œCarlo Piaggiaā€ usufruisce del patrocinio della Regione Toscana, della Provincia di Lucca, del Comune di Capannori, del Comune di Lucca, della Fondazione Promo P. A. e dell’Associazione ā€œLucchesi nel Mondoā€, e dei contributi della Fondazione Banca del Monte di Lucca, del Comune di Capannori e della Unicoop Firenze – Sezione di Lucca. Soprattutto, fin dalla sua nascita, il Premio gode della stima e della simpatia di centinaia di scrittori e poeti distribuiti su tutto il territorio nazionale, che ne hanno apprezzato la serietĆ  e la competenza delle Giurie (tecnica e popolari) e le finalitĆ : ā€œcontribuire a trovare nuove vie, modalitĆ  e strumenti per promuovere la comprensione reciproca, il dialogo interculturale e interreligioso, la memoriaā€. Indicativa, poi, la scelta di intitolare questa iniziativa letteraria a Carlo Piaggia, viaggiatore, esploratore e scopritore originario di Badia di Cantignano (1827-1882), uomo semplice, di umili origini, sempre portatore di dialogo, di pace, di rispetto per gli altri.

Sarebbe stato davvero un peccato se la pressione delle attuali urgenze medico-sanitarie avesse azzerato anche questa manifestazione culturale tanto sentita e ricca di presenze, rendendo ancor più grigie e disadorne le nostre giornate. Così non è stato e ne va reso merito agli organizzatori, ai giurati-lettori e alla pazienza di tutti i partecipanti.

 

Ā Ā Ā  Il Presidente del Premio

Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā  (Prof.ssa Oriana Rispoli Spaziani)

 

Comunicato stampa