Premio Letterario Nazionale “Carlo Piaggia”
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EDIZIONE 2016 – CLASSIFICA VINCITORI

Poesia inedita alla memoria di Mirco Ungaretti – Primo Premio

“Fiori di Bodrum” di Umberto Vicaretti

Motivazione: Con versi semplici, intensi e accorati, l’Autore esprime lo sgomento delle donne e degli uomini di buona volontà di tutto il mondo di fronte all’immagine della morte di Aylan, sfortunato migrante di pochi anni alla ricerca con la sua famiglia di una vita e di un destino degni di essere vissuti. Stroncato crudelmente alle soglie dell’ esistenza da ragioni più grandi di lui, complicate e difficilmente comprensibili. Nessuna spiegazione, però, ce lo dice lo smarrimento diffuso nei cuori dei buoni né storica, né economica, né geopolitica può dare conto, ieri come oggi, della morte di un bambino.

Poesia inedita alla memoria di Mirco Ungaretti – Secondo Premio

“Tappa a Ostia nel 1999” di Valentino Ronchi

Motivazione: Nessun esotismo nel racconto di un itinerario che si svolge lungo rotte consuete, accessibili, alla portata di tutti: Milano, Piombino, Ostia… Destinazione, forse, Napoli. Il lessico prosastico aiuta tale narrazione che si addentra anche nei meandri della memoria. Di un tempo lontano, più povero, ma certo migliore dell’attuale, senz’altro più sereno. Cresce nel testo l’idea del cammino come condizione felice dell’esistenza e del dono gratuito che è, insieme, atto di gentilezza e pratica di un sentimento benevolo d’umanità e d’amicizia.

Poesia inedita alla memoria di Mirco Ungaretti – Terzo Premio

“Seguendo le rondini (su sua orma)” di Margherita Flore

Motivazione: Testo carico dell’emozione del viaggio alla ricerca di una vita e di un destino migliori. Nei versi di questa lirica il gusto dell’avventura e della scoperta sembra prevalere su ogni considerazione relativa alle fatiche e ai disagi propri di ogni cammino verso l’ignoto. Storia e Natura fanno, infatti, compagnia al Viandante e gli regalano sempre scenari incantati, sensazioni appaganti, piaceri accesi.

Poesia inedita alla memoria di Mirco Ungaretti – Menzione Speciale della Giuria

“Sul locale Lucca-Arezzo, tornando a casa” di Daniela Monreale

Motivazione: Le parole della poesia per il viaggio più prosaico che esista: quello del pendolare, sempre uguale e se stesso, un giorno dopo l’altro. Il solito treno, i suoi consueti abitatori, i paesaggi ormai usuali sembrano far scivolare verso una progressiva perdita di senso, che solo l’esercizio della memoria e della fantasia riesce a contrastare in attesa della soglia di casa, la quotidiana frontiera da raggiungere. Versi meditativi, sospesi che partecipano al Lettore una diffusa condizione di incertezza, quasi di precarietà esistenziale.

FINALISTI

(in ordine alfabetico)

  • “Solchi paralleli” di Vanes Ferlini

  • “La forma del vivere” di Giulio Redaelli

  • “Fuori stagione” di Giulio Redaelli

  • “Le donne del bucato” di Enrico Sala

  • “Bruciano ancora” di Umberto Vicaretti

Narrativa inedita – Vincitore Assoluto

EMILIANO ANGELUCCI di Rieti con il romanzo “ Il viaggio di Tito”

Motivazione:

Emiliano Angelucci, scrittore esordiente non ancora ventenne, dà già prova nel suo primo romanzo, Il viaggio di Tito, di possedere notevoli doti letterarie raccontando, con stile scorrevole e accattivante, le vicende biografiche di un personaggio presente nel Vangelo di Luca, chiamato Tito in talune fonti apocrife e poi santificato dalla Chiesa con il nome di Disma, ovvero il “buon ladrone” crocifisso sul Golgota alla destra di Cristo.

La narrazione è efficacemente giocata su due piani, sviluppando in parallelo la storia di Tito, e la vita di un ufficiale dell’esercito romano, Terenzio, coprotagonista e narratore dell’intera vicenda, sullo sfondo di una vivace ricostruzione del contesto storico e geografico in cui si svolgono i vari avvenimenti. Ai due personaggi principali si affiancano via via, tra storia e finzione, numerose altre figure, tra le quali Ponzio Pilato, Agrippina, Caligola, Pietro Apostolo, Giuseppe di Arimatea, il gruppo politico-religioso degli integralisti ebrei, gli zeloti. Prende vita così un intreccio movimentato, ricco di sviluppi imprevedibili e di colpi di scena, in cui alleanze e tradimenti, azioni coraggiose e missioni temerarie si alternano a momenti di riflessione di carattere morale e ad una ricerca del senso della vita e di una possibile dimensione religiosa dell’esistenza.
La Giuria del Premio Letterario Nazionale Carlo Piaggia attribuisce il primo premio assoluto della Sezione Narrativa inedita ad Emiliano Angelucci, in quanto lo studente reatino dimostra, con Il viaggio di Tito, notevole maturità personale, ampia cultura storica, vivace immaginazione e abilità di romanziere, e anche in quanto le doti da lui dimostrate attraverso la scrittura soddisfano pienamente l’intento principale del Premio, ovvero riconoscere, apprezzare e valorizzare, nei giovani, qualità fondamentali come la curiosità verso il tempo presente e verso il passato, la capacità di coltivare e approfondire le proprie passioni, l’interesse verso la letteratura e, non ultimo, l’amore per il viaggio e per l’avventura.

Narrativa Edita – Primo Premio

M. PREDAROLI, Barche di carta, ed. Arduino Sacco

Motivazione: Pagine capaci di illuminare in maniera garbata e penetrante i problemi, le fatiche del vivere, le contraddizioni delle giovani generazioni avviate verso l’età adulta in questo primo scorcio di millennio. La costruzione della narrazione secondo le modalità proprie dei nostri giorni (la mail; la conversazione via pc; gli interventi postati sul blog) rendono questo lavoro un’interessante e originale esperienza di romanzo epistolare contemporaneo.

Narrativa Edita – Secondo Premio

A. MONTAGNINI – F. TADDIA, La promessa di Ruggero, ed. La scimmia dell’inchiostro

Motivazione: Un racconto sulla Grande Guerra dalla parte degli umili. Ben scritto e ben costruito, sempre oscillante tra dentro e fuori, tra pubblico e privato, tra piano soggettivo esistenziale e piano oggettivo sociale, si raccomanda per l’asciuttezza della pagina e per la “simpatia piena d’amore” nei confronti di chi non ha mai avuto accesso alla dignità della Storia.

Narrativa Edita – Terzo Premio

M. BOTTONI, Io e Marcellino, ed. Montedit

Motivazione: Una bella storia di vita in senso biografico e non autobiografico. Raccontata intingendo il pennino nell’inchiostro della memoria e dell’affetto per un protagonista assolutamente singolare: ricchissimo di umanità, di una sua acuta e particolarissima intelligenza, di un formidabile senso della amicizia e della comunità. Pagine sorridenti e commoventi che ripropongono al Lettore il piacere di una narrazione ampia, distesa, benevola e indulgente nei confronti di tutto ciò che “sa di uomo”.